Truffe AI nel Second Hand: Come Difendersi

Scopri come riconoscere le truffe AI nel second hand: consigli pratici per evitare immagini generate su Vinted, Depop e Vestiaire Collective.

Comprare abbigliamento e accessori usati (su Vinted, Depop, Vestiaire Collective) è sostenibile ed economico, ma i truffatori stanno sfruttando le AI generative per creare foto fake di capi inesistenti.

Dalle borse vintage “perfette” ai giacconi luxury senza un graffio, ecco come riconoscere le truffe e proteggere i tuoi acquisti.

Presentazione del fenomeno

Negli ultimi anni, i progressi nelle AI generative come DALL·E, Midjourney e Stable Diffusion, hanno reso possibile creare foto di prodotti talmente realistiche da sfidare l’occhio umano. Queste tecnologie vengono ora sfruttate dai truffatori per mettere in vendita capi usati inesistenti, attirando acquirenti con immagini perfette ma ingannevoli.
Il risultato è una forma di frode sempre più sofisticata, che colpisce piattaforme di second hand come Vinted, Depop e Vestiaire Collective.

Vestiti colorati generati con l'AI

Truffe nell’usato fashion: casi reali di immagini AI che ingannano i compratori

L’uso di AI generative per creare foto fake di capi di abbigliamento o accessori inesistenti è un fenomeno reale e in crescita, come dimostrano questi esempi:

1. Truffe su Facebook e Instagram con immagini AI

In Irlanda, sono stati segnalati annunci su Facebook e Instagram che promuovevano borse e abbigliamento a prezzi scontati, utilizzando immagini AI di persone che apparentemente lavoravano nel negozio. Questi annunci conducevano a siti web falsi che imitavano rivenditori irlandesi, ma i prodotti ricevuti erano di bassa qualità e provenivano dalla Cina, non dall’Irlanda.

2. Truffa delle borse “artigianali”

Falsi venditori di borse artigianali, come “Grace’s Bags”, che utilizzavano immagini AI di una presunta artigiana per promuovere prodotti non autentici. I clienti che hanno acquistato queste borse hanno ricevuto articoli di bassa qualità, spesso in materiale sintetico, e hanno segnalato difficoltà nel contattare i venditori per ottenere rimborsi.

3. Occhio anche a chi compra!

Alcuni acquirenti disonesti (spesso su Vinted) utilizzano l’AI per modificare fotografie di prodotti ricevuti aggiungendo difetti inesistenti. Queste immagini alterate vengono poi presentate come prove per richiedere rimborsi, mentre l’oggetto originale, in perfette condizioni, viene trattenuto dall’acquirente.

Immagine AI di un vestito "Made in Italy" in realtà prodotto in Cina con sopra scritto "made in Italy (China)"

Come difendersi? Ecco i consigli delle autorità

  1. Chiedi video personalizzati: Richiedi un video con un gesto specifico (es. “Fai un video al capo con un foglietto con la data di oggi accanto alla tasca”). I video sono più difficili da generare rispetto alle foto!

  2. Verifica i dettagli tecnici: Cerca incongruenze nei loghi (es. la “G” di Gucci non centrata) o nelle etichette (materiali mai usati dal brand).

  3. Usa tool di reverse image search: Google Lens o TinEye possono identificare se un’immagine è stata generata da AI o rubata da altri siti.

  4. Paga con metodi tracciabili: PayPal o carte di credito con protezione acquisti, mai bonifici o ricariche.

Una persona scatta una foto di un maglione con una data su un tavolo

Le truffe AI nel second hand sono una minaccia reale, ma con gli strumenti giusti puoi acquistare in sicurezza. Continua a sostenere la moda circolare (lo abbiamo spiegato qui) ma affina il tuo occhio critico!

P.S. Tutte le immagini presenti in questo articolo sono state generate da un’intelligenza artificiale. Se non te ne sei accorto… beh, è proprio questo il punto. 

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