Processi di tintura sostenibili: Tutto ciò che c’è da sapere

Scopri i processi di tintura sostenibili nella moda: dalle alternative naturali alle tecnologie innovative per ridurre l’impatto ambientale.

La tintura dei tessuti è uno dei processi più inquinanti della moda, responsabile del 20% dell’inquinamento idrico globale. Tuttavia, nuove tecnologie e antiche pratiche stanno rivoluzionando il settore. In questo articolo, esploriamo perché le tinture tradizionali sono un problema, le alternative sostenibili già disponibili e come riconoscere un capo tinto in modo responsabile.

Tintura tradizionale: il costo ambientale nascosto

La tintura industriale rappresenta una delle pratiche più critiche nel settore moda, con un impatto che va ben oltre l’estetica.

  1. Sostanze chimiche: Le tinture industriali usano metalli pericolosi come piombo e cromo VI per tonalità intense. Se smaltiti irresponsabilmente, avvelenano fiumi e falde, minacciando salute umana e biodiversità.
  2. Consumo idrico: Per colorare 1 kg di cotone vengono impiegati tra i 100 e i 150 litri d’acqua, spesso riversati nei corsi d’acqua senza adeguati trattamenti di depurazione.
  3. Rischi per i lavoratori: L’impatto sociale è altrettanto allarmante: in Bangladesh, il 40% dei lavoratori tessili soffre di patologie respiratorie legate all’inalazione di vapori tossici durante le fasi di tintura.
Tessuti colorati

Esempi di tinture sostenibili: dalla natura alla scienza

Il settore tessile sta adottando soluzioni che uniscono tradizione e innovazione per ridurre l’impatto ambientale:

  • Coloranti vegetali: Alcuni brand stanno riscoprendo l’uso di coloranti naturali, come la curcuma per il giallo, la robbia per il rosso e l’indaco per il blu.
  • Colorifix (Regno Unito): Ha sviluppato un processo biologico che utilizza microrganismi ingegnerizzati per produrre coloranti, riducendo l’uso di sostanze chimiche nocive e il consumo di acqua.
  • DyeCoo (Paesi Bassi): Utilizza anidride carbonica supercritica per tingere i tessuti senza l’uso di acqua, eliminando la necessità di prodotti chimici aggiuntivi. Questa tecnologia è stata adottata da aziende come Nike e IKEA. 
Scritta no water DyeCoo

Come scegliere capi tinti in modo responsabile? Guida pratica

Orientarsi verso una moda più etica richiede consapevolezza e attenzione ai dettagli.

  1. Un primo passo è verificare la presenza di certificazioni come GOTS o OEKO-TEX, che assicurano l’assenza di sostanze nocive.
  2. Preferire tonalità chiare può fare la differenza, poiché richiedono meno risorse rispetto ai colori scuri come il nero o il rosso acceso.
  3. Supportare brand pionieri, come Wrad – che tinge la lana con avanzi di vino – o Vollebak, che sperimenta alghe autorigeneranti, accelera la transizione verso un’industria più pulita.

Come consumatori, abbiamo il potere di chiedere trasparenza ai brand e preferire realtà che investono in sostenibilità concreta. Ogni acquisto consapevole è un voto per un’industria della moda che non sacrifichi salute e ambiente all’estetica.

Pronto a fare la differenza? Se vuoi approfondire anche il tema dei tessuti, ti consigliamo di leggere questo articolo sui tessuti sostenibili e tessuti inquinanti: come riconoscerli.

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